La prima fase del processo di technology assessment è relativa  all’identificazione e all’esplicitazione dei bisogni clinici per i quali si è attivata la procedura di richiesta di introduzione di una nuova tecnologia all’interno del sistema.

In questa fase si determina se una possibile soluzione tecnologica possa essere appropriata o meno, in base ai requisiti clinici di sistema e alle aspettative di management, operatori e pazienti.  Pertanto una accurata valutazione dei bisogni clinici è un pre-requisito essenziale per l’attivazione di tutto il processo di assessment.

Il risultato finale di questa fase deve, pertanto, consistere in una chiara definizione degli obiettivi prefissati all’interno del sistema legati all’introduzione della tecnologia.

Le richieste di introduzione di nuova tecnologia che rappresentano i possibili input dell’istruttoria, in questa fase possono essere:

richieste degli specialisti,

proposte dei produttori,

pianificazione regionale – nazionale,

risultato dello stato della sicurezza e della obsolescenza delle apparecchiature,

esito manutenzioni – proposte fuori uso e dismissioni.

Prima di procedere all’istruttoria è necessario che i valutatori abbiano una visione e conoscenza dettagliata del sistema dove è richiesta l’introduzione di tecnologia. Conoscere il sistema significa avere consapevolezza dei processi, procedure, organizzazione, parco tecnologico esistente, punti di forza e di debolezza dello stesso.

Proprio in questa fase il Servizio di Ingegneria Clinica ha un ruolo determinante, avendo come proprio compito l’analisi e la gestione della banca dati sulle informazioni relative allo stato delle tecnologie biomediche presenti in azienda, nonché una conoscenza diretta dei processi clinico-assistenziali in cui le apparecchiature vengono utilizzate.

L’assessment dei bisogni è scindibile in tre fasi principali:

1 – Requisiti clinici di sistema

  • Definizione degli obiettivi di sistema e soddisfacimento delle aspettative, in particolare:
    • miglioramento della qualità della vita dei pazienti,
    • miglioramento delle condizioni e dell’ambiente di lavoro,
    • riduzione dei costi;
  • Identificazione degli utilizzatori e dei requisiti utente, in particolare:
    • destinazione d’uso e condizioni di utilizzo,
    • livello di conoscenza, competenza, esperienza richiesta,
    • requisiti di formazione e addestramento specifico;
  • Previsione della domanda e delle esigenze, confronto tra carico di lavoro previsto ed attuale, grado di utilizzo della tecnologia;
  • Determinazione dell’urgenza, con particolare riguardo ai seguenti casi:
    • tecnologia attuale obsoleta o pericolosa,
    • patologie mortali,
    • evidenza scientifica di trattamenti alternativi, considerati o pubblicizzati come migliorativi.

2 –  Aspettative degli utenti

  • Pazienti: sollievo dai sintomi,  accessibilità ai migliori trattamenti / tecnologie, riduzione dei tempi di attesa,  sistema sanitario con miglior rapporto costo-efficacia,  professionalità dell’operatore,  miglioramento delle condizioni in cui vengono effettuati gli esami
  • Operatori;

3 –  Implicazioni di carattere organizzativo

  • Rispondenza agli obiettivi aziendale e alle politiche sanitarie regionali,
  • Rispetto del quadro normativo e legislativo vigente,
  • Implicazioni relative alla organizzazione dei servizi forniti,
  • Gestione e valutazione del rischio.

Fonte: Si rimanda alle fonti bibliografiche

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