Il management dei processi inerenti alle tecnologie biomediche è affidato a professionisti e a gruppi di lavoro, con alta competenza specifica, in possesso di formazione ed esperienza adeguata tali da garantire i servizi di gestione sicura, efficace ed economica delle tecnologie stesse per tutto il ciclo di vita: i Servizi di Ingegneria Clinica.

Il Servizio Ingegneria Clinica (SIC), secondo la definizione corrente, ha come mission l’organizzazione e il controllo dei processi relativi alla gestione delle tecnologie biomediche, secondo i criteri di appropriatezza, efficacia ed efficienza, a fini di ottimizzare e migliorare il servizio Salute offerto dalle aziende appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale.

Al SIC sono riportate le responsabilità di gestione delle tecnologie sanitarie, intese nel senso ampio di processi sanitari, procedure diagnostiche-terapeutiche e dei dispositivi biomedicali specifici allo svolgimento di tali attività, con il compito di unificare e coordinare tutte le attività di gestione tecnologica.

Secondo la A.I.I.C.  “… i SIC coordinano opportunamente il lavoro di personale tecnico allo scopo di effettuare la valutazione, l’installazione, la manutenzione, l’adeguamento della strumentazione e delle attrezzature in uso nei servizi sanitari, e garantiscono un loro impiego sicuro, appropriato ed economico, e di collaborazione con gli operatori sanitari nell’utilizzo di metodologie ingegneristiche per la soluzione di problemi clinici e gestionali ”

Gli obiettivi e la mission di un Servizio di Ingegneria Clinica sono in perfetta sintonia con  le esigenze attuali di una azienda sanitaria, che si trova ad operare :

– in carenza di fondi economici,
– con richiesta di un servizio di qualità.

I principali obiettivi su cui si basa tutta l’attività del Servizio sono:

– Qualità – massimizzare l’efficacia e l’appropriatezza delle cure e delle prestazioni, garantendo un sistema di qualità basato sulla reingegnerizzazione dei processi ;
– Economicità –  ottimizzare la gestione delle risorse finanziare per la manutenzione e l’acquisizione di nuove apparecchiature, focalizzandoci sulla massimizzazione della efficienza delle procedure.

Quanto sopra descritto implica che, all’interno di una azienda sanitaria, il Servizio di Ingegneria Clinica consenta un governo strutturato dell’intero parco tecnologico, contribuendo ad innalzare il livello di sicurezza dello stesso ed a ridurre il rischio clinico dell’intera organizzazione sanitaria,  adottando metodologie ingegneristiche tipiche della gestione di processi complessi.

Nello specifico la competenza e la metodologia ingegneristica contribuiscono, di fatto, a migliorare l’attuazione delle prescrizioni legislative del Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (DLgs 81/2008 e s.m.i) e ad adottare le indicazioni delle norme internazionali nella valutazione e gestione del rischio in ambito sanitario (a titolo di esempio la UNI EN ISO 14971 “Applicazione della gestione dei rischi ai dispositivi medici”), garantendo maggiore sicurezza e tutela dei pazienti e degli operatori sanitari.

Bisogna considerare, inoltre, che la gestione delle tecnologie riguarda non solo la dotazione tecnologica esistente, ma anche il governo dell’innovazione tecnologica che rappresenta, oramai, una delle fonti di maggiore investimento nelle strutture sanitarie.

Le moderne strutture sanitarie necessitano di valutare non solo cosa è davvero “innovativo”, ma anche come l’innovazione si possa integrare con l’esistente, rendendo fondamentale, in una prospettiva di clinical governance, avere delle competenze specifiche che siano in grado di valutare la compatibilità delle tecnologie da introdurre nel sistema e nei processi clinici  con il contesto organizzativo ed infrastrutturale pre-esistente.

Questo tipo di approccio permette al management delle aziende sanitarie di dotarsi di strumenti di governance dei processi tramite le metodologie proprie dell’Health Technology Assessment.

Inoltre, in un contesto nazionale e regionale di contenimento della spesa e di spending review, la conoscenza puntuale della dotazione tecnologica installata consente anche di attuare azioni di disinvestimento mirate, azioni sempre più richieste oltre che necessarie sia in ottica di definizione di una dotazione tecnologica efficace ed efficiente e sicura, sia in ottica di definizione di azioni di “revisione” della spesa più efficaci rispetto alla mera applicazione dei tagli lineari.

Fonte: Si rimanda alle fonti bibliografiche

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